Birra: normativa e informazioni obbligatorie
L’etichetta di una birra è un elemento cruciale nella sua commercializzazione e dunque, innanzitutto, è fondamentale conoscere quali sono le informazioni obbligatorie che devono essere riportate.
Queste indicazioni sono necessarie per la sicurezza e la tutela dei consumatori e devono essere facilmente leggibili e comprensibili. Parleremo anche della denominazione del prodotto e dei sistemi di etichettatura più indicati.
Informazioni obbligatorie da riportare sul prodotto
Ecco di seguito l’elenco delle informazioni obbligatorie:
- Denominazione del prodotto: chiara e precisa, in modo da identificare correttamente il prodotto. Per la birra, ad esempio, si può indicare il tipo di birra (pils, weiss, stout, ecc.), il marchio e l’eventuale variante (ad esempio birra senza glutine).
- Quantità netta del prodotto: è importante indicare la quantità effettiva di birra contenuta nella bottiglia o nella lattina, in modo da informare il consumatore sulla reale quantità del prodotto che sta acquistando.
- Termine minimo di consumazione: questo è il termine entro il quale il prodotto deve essere consumato per garantirne la freschezza e la qualità. È importante rispettare questa indicazione per evitare problemi di sicurezza alimentare.
- Condizioni di conservazione: bisogna indicare le condizioni ideali per conservare il prodotto, ad esempio la temperatura o il luogo di conservazione. Questo aiuterà il consumatore a mantenere il prodotto nelle migliori condizioni possibili.
- Elenco degli ingredienti: è fondamentale riportare tutti gli ingredienti utilizzati per la produzione della birra. Questo permette ai consumatori di conoscere gli allergeni presenti e di scegliere il prodotto in base alle proprie esigenze alimentari.
- Nome e indirizzo dello stabilimento di produzione: bisogna indicare il nome e l’indirizzo dello stabilimento di produzione. Questo permette ai consumatori di conoscere la provenienza del prodotto e di contattare direttamente il produttore in caso di necessità.
Riportare correttamente queste informazioni è fondamentale per creare un’etichetta di birra di successo, in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori e garantire la sicurezza alimentare.
Normativa e denominazione della birra
Per rispettare la legge n.1354/1962 sulla produzione e il commercio della birra, è obbligatorio indicare la denominazione corretta del prodotto sull’etichetta della birra.
È però necessario prima dare una definizione di Grado Plato (°P): è un’unità di misura comunemente utilizzata nel mondo della birra per indicare la densità della soluzione.
Ecco le diverse denominazioni in base alle caratteristiche della birra:
- Birra Analcolica: prodotto con un grado Plato non inferiore a 3 e non superiore a 8, e una gradazione alcolica non superiore al 1,2%;
- Birra Leggera (o Birra Light): prodotto con un grado Plato non inferiore a 5 e non superiore a 10,5, e una gradazione alcolica non superiore al 3,5%;
- Birra: prodotto con un grado Plato superiore a 10,5 e una gradazione alcolica superiore al 3,5%;
- Birra Speciale: prodotto con un grado Plato superiore a 12,5;
- Birra Doppio Malto: prodotto con un grado Plato non inferiore a 14,5;
- Birra con aggiunta di aromi: quando vengono aggiunti aromi, frutta o altri alimenti alla birra, è necessario indicarli dopo la denominazione classica “birra” (ad esempio, birra al lampone).
Etichettare la birra in maniera chiara e leggibile
Per le aziende che producono beni di consumo, in particolare alimentari, l’etichetta è uno strumento essenziale per informare i consumatori sul prodotto che stanno acquistando. Un’etichetta deve contenere tutte le informazioni necessarie sulla qualità, la sicurezza e la sostenibilità del prodotto, in modo da garantire la massima trasparenza e fiducia nei confronti dei clienti.
Un buon sistema di etichettatura può essere un valido alleato per l’azienda, aiutandola a rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza alimentare e di tutela dei consumatori, ma anche a distinguersi dalla concorrenza e ad aumentare la fidelizzazione dei clienti. Grazie ad una buona etichettatura, infatti, l’azienda può comunicare i valori e la filosofia del proprio brand, trasmettendo un’immagine positiva e responsabile.
Inoltre, l’etichetta può favorire la tracciabilità del prodotto, consentendo all’azienda di gestire al meglio la catena di approvvigionamento e di intervenire prontamente in caso di problemi o di richieste specifiche da parte dei clienti.
Infine, l’etichetta può rappresentare un’opportunità di sviluppo e di innovazione per l’azienda, che può sperimentare nuove soluzioni per migliorare l’esperienza d’acquisto dei propri clienti e creare valore aggiunto per il proprio brand. In un mercato sempre più competitivo, dotarsi di un Stampanti da Banco di qualità può rappresentare un investimento strategico per l’azienda, capace di generare benefici a lungo termine.