Sistemi di Marcatura per Plastica
La plastica è, sin dai suoi albori, un materiale utilizzatissimo su ampia scala sia nell’industria dei beni di consumo e nei servizi che in settori complessi, come quello degli elettrodomestici ad esempio. Per caratterizzare e rendere codificabili i componenti di plastica, essi vengono marcati, ovvero viene reso visibile un logo, un codice o, in generale, delle informazioni rilevanti; questa operazione è possibile attraverso diverse tipologie di marcatura: laser, a caldo o inkjet. Queste sono le tre tecniche più diffuse. Col laser, l’irradiazione dalla luce diventa un colore scuro sulla superficie plastica, simile ad un effetto stampa. Con la marcatura a caldo si ha una sorta di effetto timbro. Mentre con l’inkjet si ha un getto d’inchiostro continua che genera le codifiche sulla superficie.
Codifica dei materiali plastici
La codifica dei materiali plastici è fondamentale per distinguere i differenti tipi di plastica impiegata per il confezionamento alimentare e non. Possiamo affermare che la stragrande maggioranza dei packaging presenti sul mercato sono realizzati in plastica e proprio in virtù di questo, non essendo tutti uguali, è importante un distinguo al fine sia della riconoscibilità che del riciclo.
Infatti, molti involucri sono definiti plastici ma in realtà sono realizzati con vari materiali. Tra loro sono sostanzialmente diversi poiché si differenziano impiego e smaltimento: proprio queste due peculiarità vengono specificate con simboli secondo un codice.
In primis, i due simboli più importanti sono l’esagono su imballaggi per i liquidi e il triangolo formato da tre frecce che indica la possibilità di riciclo. Accanto a questi due simboli, si trovano sempre le declinazioni particolari in merito al materiale stesso: PET, PE, PVC, PP, PS e il generico PI.
Marcatura a Caldo per la Plastica
La marcatura a caldo viene realizzata con macchinari di dotati di termostato di precisione che provvede a regolare la temperatura e si vi pone come un trattamento indelebile sulla superficie plastica. Il funzionamento è semplice: dopo essere stata riscaldata la testa di marcatura, viene esercitata una pressione sulla superficie da lavorare in modo che il nastro rilasci in maniera permanente il colore. Il marcatore a trasferimento termico è da preferire laddove i pezzi da codificare sono in un numero definito poiché la timbratura a caldo è meno veloce di quella laser. Inoltre, dipende anche dal tipo di materiale plastico poiché non tutti sono ugualmente assorbenti. La resa finale di questo tipo di marcatura ricorda un vero e proprio effetto stampo a timbro.
Incisione Laser su Plastica
La marcatura laser è un processo ottico in cui la superficie plastica assorbe il raggio laser senza avere alcun contatto, come invece accade con la marcatura a caldo. Proprio per questo, è importantissimo che ci sia un sufficiente assorbimento del raggio laser, altrimenti il processo viene compromesso. Va detto che essendo la plastica poco conducibile, la perdita di energia durante il processo è ridotta. Per tale motivo, l’uso dei marcatori laser su plastica rende la lavorazione molto veloce, pertanto, adattissima se bisogna codificare un lotto molto vasto di packaging.
Stampa Inkjet su Plastiche
Tra tutte le tecnologie, una delle più amate è la stampa Inkjet, detta anche a getto continuo d’inchiostro. Questa tipologia di marcatura a getto d’inchiostro è in grado di stampare messaggi di elevata qualità in tempi ridotti. Possiamo sostenere infatti che tra tutti i tipi di marcatura su plastica, quella a Inkjet velocizza in maniera fondamentale il processo. È preferibile impiegarla per codificare segni lunghi e generalmente non su packaging alimentari. Uno degli impieghi più comuni è la marcatura dei cavi.