Confezione Latte: quali informazioni bisogna riportare?
In ottemperanza alle normative europee, il Decreto Ministeriale del 7 dicembre 2016 (in vigore dal 19 aprile 2017) ha stabilito l’obbligo per l’Italia di indicare sulla confezione non solo l’origine del latte, ma anche dei suoi derivati per garantire la trasparenza lungo tutta la filiera del latte e dei prodotti caseari. La normativa viene applicata a tutte le tipologie di latte, inclusi quelli di bufala, asina, ovicaprino e altra origine animale.
Informazioni obbligatorie in Confezione
Confezione Latte Fresco
Le informazioni obbligatorie da riportare sulle confezioni di latte fresco sono:
- La denominazione di vendita – latte, intero, parzialmente scremato, scremato o latte crudo – deve indicare il tenore dei Deve inoltre essere indicato il trattamento termico a cui è stato sottoposto.
- Il nome del produttore e del confezionatore, nel caso in cui siano enti distinti, devono essere indicati entrambi, con relativi indirizzi dello stabilimento di produzione/confezionamento e della
- La zona di mungitura, quando è possibile risalire alla provenienza degli allevamenti di In caso contrario, è necessario indicare la provenienza del latte. Tale provenienza può essere: il comune, la provincia o il Paese UE di origine, la regione o il Paese europeo per il latte crudo, “UE” per il latte proveniente da diversi Paesi membri, e “Paesi Terzi” per il latte proveniente da paesi extra UE o da una combinazione di paesi UE ed extra UE.
- La dicitura “Da consumarsi entro DATA” (la data di scadenza)
- La data di confezionamento
- Il lotto di produzione
- La quantità netta di prodotto della confezione
- Le modalità di conservazione del prodotto
- La dichiarazione nutrizionale
Vediamo ora che dati riportare sulla confezione di latte non fresco e sui prodotti caseari.
Confezione Latte UTH e prodotti caseari
Nel Packaging di questa tipologia di prodotti, vengono riportate le stesse informazioni utilizzate per il latte fresco, inoltre è necessario indicare sia il paese di mungitura che quello di condizionamento (nel caso del latte UHT) o di trasformazione (per i formaggi). Si può utilizzare la dicitura “latte condizionato in Paesi UE (o non UE)” o “latte trasformato in UE (o Paesi non UE)” seguito dalla specifica del paese.
Se il condizionamento e la trasformazione avvengono nello stesso paese, si deve indicare “Origine del latte” seguito dal nome del paese dove è stato munto, condizionato o trasformato il latte.
L’importanza di un’informazione corretta sulla confezione del latte
Le informazioni sulla confezione del latte e dei prodotti lattiero-caseari sono un aspetto fondamentale per garantire la trasparenza della filiera e la tutela del consumatore.
Mentre i dati obbligatori vengono riportati su tutte le confezioni indistintamente, il dato variabile dev’essere apposto, volta per volta, su ciascuna confezione, a seconda delle informazioni che le corrispondono. Ma quali sono esattamente i dati variabili? Vediamoli:
- La dicitura “Da consumarsi entro DATA” (la data di scadenza) dato variabile
- La data di confezionamento dato variabile
- Il lotto di produzione dato variabile
Per questo le tecnologie stampa e applica sono strumenti fondamentali per garantire una corretta etichettatura dei prodotti lattiero-caseari e rispettare le normative di legge in materia. L’utilizzo di macchine affidabili e precise consente di evitare errori di stampa o di posizionamento dell’etichetta che potrebbero compromettere la leggibilità delle informazioni riportate.
Inoltre, permette di velocizzare la produzione, riducendo i tempi morti necessari per l’applicazione manuale dell’etichetta su ogni singolo prodotto. Ciò comporta un aumento dell’efficienza produttiva e una riduzione dei costi di manodopera.
Investire in sistemi Stampa e Applica di qualità rappresenta una scelta vincente per le aziende del settore lattiero-caseario che intendono garantire la massima efficienza produttiva e rispettare le normative di legge in materia di etichettatura dei prodotti.