Marcatura e Codifica Industriale dei Prodotti Elettronici

La marcatura e codifica dei prodotti elettronici deve seguire delle linee guida ben precise delineate dalle direttive comunitarie CE. In particolare, la marcatura CE è una procedura obbligatoria per tutti i prodotti a bassa tensione e compatibilità elettromagnetica. Questi devono essere sottoposti a codifica da parte del fabbricante. Oltre alla marcatura e alla codifica, il fabbricante è tenuto a redigere una dichiarazione di conformità nella quale viene attestato che il prodotto ha superato i test di salute e sicurezza previsti e che è stato adeguatamente marcato di conseguenza. Esistono in tutto tre direttive per la marcatura dei prodotti elettrici:

  • la Direttiva dei prodotti a bassa tensione (LVD), per i prodotti che funzionano a massimo 1000 V in corrente alternata e massimo 1500 V in corrente continua;
  • la Direttiva di compatibilità elettromagnetica (EMC), per tutti i prodotti che producono perturbazioni elettromagnetiche;
  • la Direttiva RoHS, che restringe l’uso di componenti potenzialmente pericolosi nella produzione di prodotti elettrici ed elettronici.

La marcatura e la codifica hanno quindi il compito di assicurare che i prodotti elettrici ed elettronici siano stati realizzati seguendo tali direttive.

Codifica su Circuiti Elettrici

La codifica che riguarda in particolare i circuiti elettrici viene generalmente eseguita su due tipologie di prodotti: da un lato le schede elettroniche e dall’altro i singoli componenti elettrici. Si tratta in entrambi i casi di superfici di stampa dalle dimensioni limitate e particolarmente delicate. Queste richiedono una stampa nitida e durevole nel tempo, in grado di resistere all’usura ed agenti esterni come, ad esempio, solventi o la polvere.

Marcatura di Schede Elettroniche

Quando si parla di schede elettroniche si fa riferimento a componenti che generalmente non sono immediatamente visibili, perché inseriti all’interno dei prodotti elettronici: ne sono un esempio le schede madre o le schede di memoria che è possibile trovare nei più comuni computer o dispositivi per uso personale. Per la marcatura delle schede elettroniche esistono due diversi metodi di stampa, la stampa laser e la stampa a getto d’inchiostro continuo. Il primo effettua una sorta di incisione della superficie di stapa offrendo un risultato pulito e nitido, mentre il secondo consente di imprimere il codice su diversi materiali garantendo una stampa durevole e resistente ai prodotti chimici.

Marcatura di Componenti Elettrici

Le stesse soluzioni di stampa disponibili per la marcatura delle schede elettroniche possono ovviamente essere utilizzate anche per la marcatura di singoli componenti elettrici. In entrambi i casi si ha davanti una superficie di stampa limitata e che richiede un’elevata resistenza della stampa agli agenti chimici normalmente utilizzati durante i processi produttivi. Anche per quanto riguarda i componenti elettrici, quindi, è possibile ricorrere all’uso di soluzioni di stampa laser o di soluzioni di stampa a getto di inchiostro continuo a seconda delle diverse esigenze e necessità.

Etichettatura dei prodotti elettrici a bassa tensione

Come già affermato in precedenza la marcatura dei prodotti elettronici ed elettrici è sottoposta a rigide direttive. La più comune è quella che viene applicata ai prodotti elettrici a bassa tensione. Viene considerata la direttiva più comune perché in linea di massima di applica alla maggior parte dei prodotti di consumo che funzionano all’interno di valori di tensione compresi tra 50 V e 1500 V, a seconda che vengano utilizzati in corrente alternata o continua. Tale direttiva ha essenzialmente il fine primario di salvaguardare e assicurare la sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni.

Marcatura CE dei Prodotti Elettronici

Un’altra direttiva fondamentale per quanto riguarda la marcatura CE dei prodotti elettronici è senza dubbio quella che regola la cosiddetta compatibilità elettromagnetica. In particolare, questa direttiva ha come obiettivo assicurarsi che le onde elettromagnetiche generate dai prodotti vengano mantenute entro certi limiti, così che i prodotti stessi non disturbino e non vengano a loro volta disturbati da tali onde. Ciò risulta essenziale soprattutto in alcuni settori di impiego dei prodotti elettrici ed elettronici, come ad esempio il settore medico.

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