Storia della Codifica Industriale: il ruolo del packaging
Il packaging, ovvero il rivestimento che tradizionalmene ricopre i prodotti e li protegge durante il trasporto da un punto all’altro, ha conosciuto una trasformazione sostanziale con il passare del tempo. Dall’essere infatti considerato un semplice involucro, è ben presto diventato uno strumento essenziale per riportare le informazioni relative al prodotto che contiene e, in alcuni casi, persino un potente strumento di marketing, utile a far conoscere l’azienda, i suoi prodotti e i suoi servizi. Oltre ad essere utilizzato per la codifica delle informazioni e a scopi di marketing, il packaging industriale è poi spesso legato a determinate regolamentazioni ed è perciò assoggettato a normative e leggi specifiche.
Packaging Industriale: uno strumento di visibilità
L’obiettivo primario del packaging, a prescindere dal settore di appartenenza dell’azienda produttrice, è quello di veicolare informazioni relative al prodotto. Tuttavia, sempre più aziende puntano tutto sul rivestimento dei prodotti per attirare l’interesse dei consumatori. Ecco quindi che il packaging diventa una vera e propria soluzione di marketing, volto a stimolare i desideri del consumatore, rivolgere la sua attenzione verso determinati prodotti, riaccendere la sua curiosità per prodotti da tempo sul mercato oppure ancora spingerlo all’acquisto di novità. Il packaging ideale diventa dunque quello che coniuga alla perfezione l’aspetto del marketing e le informazioni necessarie per identificare il prodotto, che rientrano nella cosiddetta codifica industriale.
Un veicolo di informazioni
La marcatura industriale, oltre ad essere essenziale per comunicare informazioni relative al prodotto ai consumatori è richiesta per legge. A seconda del settore produttivo di appartenenza dell’azienda, la codifica industriale deve perciò rispettare alcune linee guida. Per fare un esempio pratico è sufficiente pensare ai prodotti alimentari, i quali devono obbligatoriamente riportare sulla confezione un’etichetta contenente informazioni essenziali quali la data di produzione e di scadenza, gli ingredienti, la presenza di eventuali allergeni, il numero di lotto e così via. La marcatura industriale diventa poi essenziale nel caso di prodotti chimici, i quali devono essere marcati sia per proteggere i consumatori che i lavoratori stessi, i quali devono maneggiarli durante le fasi produttive.
La rivoluzione dei QR Code e Codici Data Matrix
Il primo sistema di codifica industriale che viene spontaneamente in mente quando si affronta l’argomento è il codice a barre. Con il passare del tempo, e con il susseguirsi di normative sempre più rigide e complesse, è diventato però necessario concentrare un grande quantitativo di informazioni in uno spazio sempre più piccolo. A questo va ad aggiungersi il fatto che un numero sempre crescente di aziende si trova in una vera e propria fase di transizione, la cosiddetta transizione verso l’Industria 4.0, motivo per cui è necessario ricorrere a sistemi di marcatura più moderni e all’avanguardia. Ecco quindi che sono andati diffondendosi nuovi sistemi di codifica, tra i quali i più conosciuti ed utilizzati sono i codici QR e i tag RFID. L’utilizzo della comunicazione NFC ha reso possibile non solo concentrare un gran numero di informazioni in uno spazio contenuto, ma anche di poter gestire e monitorare i dati in tempo reale e da qualunque dispositivo a seconda delle esigenze aziendali.
L’innovazione che accompagna la marcatura industriale
Anche SIS.MA ha deciso di adattarsi ai tempi correnti e di aiutare le aziende nella transizione all’Industria 4.0 offrendo sistemi di codifica automatizzati e all’avanguardia. I marcatori per packaging industriale offerti da SIS.MA rispondono alle esigenze di diversi settori aziendali, da quello chimico a quello alimentare e da quello elettronico a quello farmaceutico. Tra i prodotti proposti dall’azienda figurano ad esempio i marcatori inkjet, ideali per la stampa di microcaratteri utilizzati nel settore alimentare o dei prodotti elettronici. I marcatori a trasferimento termico e stampa a caldo che garantiscono risultati qualitativamente superiori in tempi di stampa contenuti. Ed ancora, i marcatori laser che possono essere utilizzati per stampare su un’ampia gamma di superfici, tra cui legno, plastica, PVC, vetro e alluminio anodizzato o verniciato.